Le opere di Dante hanno toccato il cuore dei bambini della Scuola primaria Pascoli di Cazzago Brabbia e Inarzo, finalisti con il loro cortometraggio “Sotto il segno dei pesci” del 13° Festival dantesco Internazionale ideato e prodotto dall’associazione Xenia e che si concluderà al Palladium di Roma domenica 7 maggio, alla presenza del presidente di Giuria, Pupi Avati.
Il corto ideato e recitato dai giovanissimi studenti dai 7 ai 10 anni di Cazzago Brabbia “Sotto il segno dei pesci”, è ispirato al XXVI capitolo della Vita Nova, parafrasato e cantato dai bambini in un coro che è un inno all’amore, all’empatia e alla fratellanza contro ogni forma di emarginazione.
Un canto che ha riempito di gioia la sala del Cinema Castellani nella serata del Festival dantesco del 4 maggio, ospitata dal cinema Castellani di Azzate: per i bambini, ma anche per i loro genitori, gli amici e tutto il pubblico che ha partecipato all’evento, è stata un’anteprima che ha esaltato i piccoli protagonisti in platea che hanno poi commentato con il pubblico il loro lavoro:
«Dante è come noi, sente come noi»
—ha detto un bimbo.
Virgilio accompagna Dante nelle sue scoperte come noi bambini siamo guidati dalle persone che ci vogliono bene
—ha aggiunto una sua compagna.
I corti saranno votati anche da altre giurie in tutta Italia e sul canale YouTube del Festival dantesco (a questo link).
“Ringrazio i bambini e tutta la comunità che ruota attorno all’Istituto comprensivo di Azzate per la splendida accoglienza riservata al progetto”
—Paolo Pasquini
Così il regista e direttore artistico del Festival Paolo Pasquini che assieme alla coreografa Agnese Ciaffei, responsabile del concorso, hanno lavorato con i bambini e presentato la serata assieme alla coordinatrice del plesso di Cazzago Brabbia e Inarzo Marzia Giorgetti.
Un grazie speciale va anche alle maestre coinvolte nel progetto ovvero Mariangela Chiriaco, Roberta Daverio, Maria De Pascale, Francesca Della Chiesa, Eva Maria Giorgetti, Federico Alfredo Longhi e Simonetta Riva.
« I corti raccontano i nostri bambini e bambine, della loro preziosa curiosità, dell’innocenza e della loro voglia di conoscere e di scoprire il mondo, raccontano del loro entusiasmo e della meraviglia di fronte alla bellezza di tutto ciò che li circonda e dei loro cuori, capaci di un amore incondizionato. Ed è con i loro occhi sognanti che vorrei che guardaste di cosa sono stati capaci di fare per tornare al nostro essere bambini e a quella spontaneità d’animo che ci fa essere persone migliori »
—Marzia Giorgetti